Il cashmere



Il cashmere o kashmir è il pelo fine e soffice del sottovello (duvet), lo strato inferiore lanoso del pelo, della capra hircus. I peli più rigidi e grossolani del manto esterno sono detti giarre (jarre). La raccolta delle fibre di cashmere si esegue con un processo di pettinatura per lo più manuale dell'animale durante la stagione della muta. Le capre mutano il pelo in un periodo di diverse settimane in primavera. Ogni capra produce in media di 100-200 grammi di pelo lanoso fine. Il cashmere ha una mano superbamente morbida che produce una sensazione vellutata e soffice.
Il materiale raccolto per essere utilizzato deve essere lavato e dejarrato. Tale operazione è effettuata mediante speciali macchinari nei paesi d'origine, anche se non mancano impianti nei paesi in cui tale fibra è maggiormente utilizzata.
Il cashmere ha diverse provenienze, finezze, lunghezze e colore.
Per sommi capi: il cashmere cinese è più fine e bianchissimo, il Mongolo è più lucido e lungo, l'Iraniano e l'Afghano sono meno fini e sono più scuri. Le varietà nell'ambito dei paesi di provenienza è poi grande.
Durante l'acquisto va posta massima attenzione nell'individuare eventuali contaminazioni da fibre o materiali estranei: piume, cotone, polipropilene, capelli, lana fine, fibre di capre dal manto scuro ecc.
Tali contaminazioni sono dovute molto spesso all'incuria con cui alcuni pastori raccolgono la fibra nei luoghi d'origine, anche se oggi gli acquirenti hanno sensibilizzato i produttori a migliorare la qualità del venduto. Purtroppo talvolta alcune contaminazioni, soprattutto nel caso delle lane finissime, non sono accidentali, ma operate ad arte per aumentare illecitamente il profitto. Per fortuna i laboratori specializzati nell'analisi delle fibre possono individuare le contaminazioni e ridurre perciò i rischi.

CASHMERE Wikipedia



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